Rimedi Naturali per le Emorroidi: Gel all’Ippocastano e Unguento alla Calendula
- Gel all’Ippocastano dell’Antica Farmacia di Camaldoli
- Unguento alla Calendula delle Monache Benedettine di Orte
Dall’Eremo di Camaldoli, presentiamo una preziosa ed efficace pomata, il Gel all’Ippocastano, studiato appositamente per lenire fastidi, rossori e infiammazioni nella zona anale risultando quindi un’ ottimo coadiuvante nel trattamento delle emorroidi. Un disturbo molto diffuso, che compare spesso a causa di sforzi prolungati, o anche per l’età, a causa del cedimento del tessuto della parete anale. Spesso compare nelle donne, come conseguenza dello sforzo del parto, ma anche scorrette abitudini alimentari come una dieta povera di fibre, la sedentarietà e l’assunzione di lassativi possono essere responsabili di questo fastidio.
Il Gel, è ad uso topico, rinfrescante della mucosa anale è dotato di una comoda cannula rettale per lenire la zona irritata e infiammata anche internamente. Esplorando la composizione della pomata, vediamo che contiene piante e componenti fitoterapiche interessanti: uno degli ingredienti principali è l’Ippocastano, usato fin dall’antichità per trattare le varie patologie venose; grazie alla ricchezza di tannini e di saponine contenute in esso ne fanno un’ ottimo antiedemigeno ed astringente venoso. Svolge un’azione di riduzione della permeabilità capillare con effetti antinfiammatori migliorando il drenaggio linfatico in loco. Come l’Ippocastano anche l’Amamelide fa parte delle piante che donano sollievo all’apparato circolatorio, possiede un alto potere cicatrizzante e al contempo protegge le pareti dei vasi. Altro prezioso ingrediente della formulazione del Gel è il Cipresso: tonico astringente, vasocostrittore di grande efficacia nelle affezioni del sistema venoso che, in sinergia con il Timo svolge un’azione disinfettante cutanea. In ultimo, ma non per importanza, troviamo anche la Mimosa Tenuiflora, detta anche Tepezcohuite, pianta dell’America Centromeridionale con spiccate proprietà rigeneranti del tessuto epidermico; i flavonoidi in essa contenuti agiscono sulla permeabilità dei capillari venosi, migliorando la microcircolazione superficiale e favorendo lo scambio fra sangue e i tessuti.
Un’altra valida pomata lenitiva, sempre frutto di antiche conoscenze, ce la preparano le Monache Benedettine di Orte, è l’Unguento alla Calendula. La calendula è una pianta erbacea annuale, anche definita “fiorarancio” per i suoi larghi petali colorati. Santa Ildegarda di Bingen, grande studiosa tedesca di medicina, nonché monaca benedettina, rese famosa questa pianta come rimedio per tanti disturbi, tanto che ancora oggi in Germania la Calendula officinalis viene prodotta in maniera intensiva ed è inscritta nella farmacopea tedesca. Questa pianta è ricca di carotenoidi e vitamina A, contiene sostanze mucillaginose e un principio attivo, la calendulina, da cui dipendono in gran parte le sue proprietà terapeutiche, da sempre apprezzate e sempre presenti nei vecchi ricettari come sedative, antisettiche e cicatrizzanti. L’unguento alla calendula accelera la cicatrizzazione dei tessuti e stimola la granulazione di tessuto epidermico in caso di piaghe, piccole ustioni, emorroidi, abrasioni, ma utile anche in caso di varici e piaghe da decupito; da applicare con delicatezza sulla zona interessata, non necessita di massaggio.
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